Cinque cose che (forse) non sapevi sulle Hawaii

Situate all’interno dell’Oceania, queste isole sono le terre più isolate del nostro pianeta poiché si trovano ad una distanza di più di 1000 km dalle isole Kiribati e quasi 4000 km dalla California, la costa americana a loro più vicina.

Le paradisiache spiagge bianche sono molto comuni su tutto il territorio hawaiano, quelle più rare sono invece di ben altri colori:

– Papohaku Beach: una suggestiva spiaggia di color arancione situata a Molokai. I sedimenti calcarei e vulcanici sono i responsabili della sua particolare tinta.

– Papakolea Beach: difficilissima da raggiungere ma decisamente incantevole per il suo colore verde, si trova a Big Island. La sua colorazione è dovuta alla presenza di un minerale composto da ferro e magnesio chiamato “olivina”. L’olivina si deposita sulla spiaggia nel momento in cui l’erosione, causata dal mare, la estrae dalla cenere presente sulla base del vulcano Pu’u Mahana.

– Kaihalulu Beach: impressionante per il suo colore rosso, è una spiaggia che si trova sull’isola di Maui. Il suo aspetto particolare è dovuto a un mix di cenere lavica e grandi quantità di ferro.

Sembrerà paradossale ma le popolarissime noci di Macadamia non sono una pianta nativa delle Hawaii. Questo celebre frutto, presente ovunque ed emblema di Big Island, è stato introdotto nel 1800 dal Queensland ed è talmente diffuso che a Molokai è possibile avere qualsiasi tipo di informazione su di esso, dai mille utilizzi che ne vengono fatti sull’isola alla tecnica migliore per romperne il guscio.

Le Hawaii possiedono uno dei labirinti più grandi al mondo, il Pinapple Garden Maze, situato ad Oahu. I sentieri che lo compongono sono circondati da diverse piante tropicali e raggiungono una lunghezza di 4 km, ma la parte più bella e singolare di tutto il labirinto si trova al suo interno: al centro è presente un giardino a forma di ananas. Chiunque riesca ad uscire dal labirinto in meno di un’ora avrà una sua foto sulla wall of fame situata all’entrata.

Non è possibile visitare tutte le isole delle Hawaii, infatti fra di esse ce n’è una inaccessibile: Ni’ihau. Quest’isola privata appartiene ad una famiglia fin dal 1863, quando Elisabeth Sinclar, alla ricerca di terre per i propri allevamenti, si imbatté nell’offerta di re Kamehameha V che le vendette Ni’ihau. Dopo diverse trattative l’affare venne concluso, anche se i cittadini dell’isola si opposero fin dall’inizio. Oggi sull’isola ci sono poco meno di 150 persone, la vita è molto semplice e ferma a qualche secolo fa: non ci sono strade ma solo sentieri sterrati, non c’è internet né elettricità. Il motivo di tutto ciò è dovuto ad una promessa fatta da Elisabeth al re: l’isola sarebbe stata preservata così com’era, dalla lingua (si parla solo hawaiano) allo stile di vita.