Fenicotteri: amati da tutti, conosciuti da pochi

Autore:
amministrazione_cu29
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Hawaii
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Fenicotteri

Forse sei una di quelle persone che ha comprato almeno una volta nella sua vita un gadget a tema fenicottero: un gonfiabile a forma di fenicottero, dei simpaticissimi calzini con dei piccoli fenicotteri sopra, una cover per cellulare con un elegantissimo fenicottero rosa stampato ecc. Ma quanto effettivamente sai su questo animale?
Famosi per il loro piumaggio rosa e l’insolita postura su una gamba, i fenicotteri nascondono molte altre particolarità.

Cenni biologici

Il nome fenicottero deriva dalla parola greca phoinikópteros che significa “dalle ali rosse”. La particolare colorazione rosa/rossastra delle piume di questi animali ha origine dalla loro alimentazione: si cibano principalmente di alimenti ricchi di carotenoidi. Questi pigmenti organici sono presenti in molti crostacei, insetti o alghe che fanno parte della dieta dei fenicotteri. In particolare, l’astaxantina è la principale responsabile della loro colorazione che, invece, al momento della nascita, è principalmente bianca. Dunque, questa molecola viene accumulata nell’organismo durante la crescita dando modo a questi animali di raggiungere la pigmentazione rosa una volta raggiunta l’età adulta. Inoltre, più il piumaggio è colorato, più il soggetto risulta attraente per un possibile partner.

chimica del colore rosa dei fenicotteri

“La chimica e i fenicotteri rosa” https://ilblogdellasci.wordpress.com/

Questi grandi volatili, che possono raggiungere anche il metro e mezzo di altezza, vivono in stormi presenti presso aree acquatiche salate e a volte anche ipersaline, più raramente in acque dolci. Abitando in questo tipo di ambienti, i fenicotteri possiedono una ghiandola detta “del sale” che permette loro di far fuoriuscire dall’organismo, mediante le narici, il sale in eccesso.

chimica del colore rosa dei fenicotteri

“La chimica e i fenicotteri rosa” https://ilblogdellasci.wordpress.com/

Questi grandi volatili, che possono raggiungere anche il metro e mezzo di altezza, vivono in stormi presenti presso aree acquatiche salate e a volte anche ipersaline, più raramente in acque dolci. Abitando in questo tipo di ambienti, i fenicotteri possiedono una ghiandola detta “del sale” che permette loro di far fuoriuscire dall’organismo, mediante le narici, il sale in eccesso.

Anche se può sembrare paradossale, i fenicotteri hanno più stabilità su una zampa sola invece che su due, infatti quando assumono questa posizione le loro articolazioni si bloccano dando loro maggiore solidità. In questo modo sono in grado di risparmiare più energie, riuscendo a mantenere tale postura anche durante il sonno. Diversi ricercatori hanno notato come, così facendo, i fenicotteri riescano ad avere molte meno instabilità posturali esercitando meno forza rispetto ai momenti di attività muscolare. Dunque, il loro equilibrio risulta passivo e non dettato da una sollecitazione della muscolatura.
Inoltre, la posizione su una gamba sola gli permette di termoregolare la temperatura corporea; in questo modo evitano di raffreddarsi poiché dalle zampe perdono molto calore corporeo, soprattutto a causa della grande quantità di tempo che trascorrono in acque basse.

Forse non sapevi che...

Si dice che le estremità rosse delle piume dei fenicotteri abbiano ispirato il mito della fenice dalle ali di fuoco, un simbolo di mutamento e rinascita: la fenice, al termine della sua vita, arde in un fuoco da lei stessa generato per poi tornare a un nuovo inizio elevandosi dalle proprie ceneri.

Gli antichi romani erano soliti cibarsi di questi volatili prediligendo in particolar modo il loro cervello e la loro lingua. Pratica messa in atto anche dal famoso ornitologo Francesco Cetti, vissuto nel 700, che nel suo libro Storia naturale di Sardegna, racconta: “A me parve mangiar poppa di vitella […] non andai più innanzi; m’accorsi che andava a dare un gran lavoro allo stomaco per quella notte, e compresi, che a fare sguazzo di lingue di fenicotteri come gl’Imperadori Romani, ci volevano le risorse della romana intemperanza.”. A quanto pare Cetti non riuscì ad apprezzare la carne di fenicottero che gli causò qualche problema digestivo.

Gli antichi romani erano soliti cibarsi di questi volatili prediligendo in particolar modo il loro cervello e la loro lingua. Pratica messa in atto anche dal famoso ornitologo Francesco Cetti, vissuto nel 700, che nel suo libro Storia naturale di Sardegna, racconta: “A me parve mangiar poppa di vitella […] non andai più innanzi; m’accorsi che andava a dare un gran lavoro allo stomaco per quella notte, e compresi, che a fare sguazzo di lingue di fenicotteri come gl’Imperadori Romani, ci volevano le risorse della romana intemperanza.”. A quanto pare Cetti non riuscì ad apprezzare la carne di fenicottero che gli causò qualche problema digestivo.

banchetto degli antichi romani

“I pasti romani” https://www.romanoimpero.com/2009/08/i-pasti.html

È molto difficile inserire questi volatili all’interno di un gruppo specifico di uccelli poiché assumono caratteristiche comuni a differenti categorie di pennuti. Ciò ha portato i ricercatori a creare un ordine solo per i fenicotteri, quello dei Phoenicopteriformes.

banchetto degli antichi romani

“I pasti romani” https://www.romanoimpero.com/2009/08/i-pasti.html

È molto difficile inserire questi volatili all’interno di un gruppo specifico di uccelli poiché assumono caratteristiche comuni a differenti categorie di pennuti. Ciò ha portato i ricercatori a creare un ordine solo per i fenicotteri, quello dei Phoenicopteriformes.

ordine dei fenicotteri

“Natural selection and evolution of animal” https://everythingflamingo.weebly.com/

In passato, in Sardegna, i femori dei fenicotteri venivano utilizzati per produrre degli strumenti a fiato a tre canne chiamati Launeddas. Oggi, per salvaguardare la vita di questi animali, le Launeddas vengono costruite solo con canne palustri.

ordine dei fenicotteri

“Natural selection and evolution of animal” https://everythingflamingo.weebly.com/

In passato, in Sardegna, i femori dei fenicotteri venivano utilizzati per produrre degli strumenti a fiato a tre canne chiamati Launeddas. Oggi, per salvaguardare la vita di questi animali, le Launeddas vengono costruite solo con canne palustri.

launeddas strumento musicale sardo

“Viaggio musicale in Sardegna: le launeddas” https://www.santeodoro.com/news/

Dunque, il fenicottero è un animale elegante ed insolito, pieno di sfaccettature, che riesce a sorprenderti non solo con il suo aspetto ma anche con tutto ciò che lo riguarda.

launeddas strumento musicale sardo

“Viaggio musicale in Sardegna: le launeddas” https://www.santeodoro.com/news/

Dunque, il fenicottero è un animale elegante ed insolito, pieno di sfaccettature, che riesce a sorprenderti non solo con il suo aspetto ma anche con tutto ciò che lo riguarda.

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Autore: amministrazione_cu29